CASASTUDIO
Fotografia / Archivio / Arti visive
“Non ho interesse per le immagini fini a se stesse, per la sola estetica o composizione, per i materiali. Raccolgo, non a caso, immagini di scarto. Ad affascinarmi, invece, è ciò che esse raccontano e – aspetto ancora più importante – quello che potrebbero raccontare.”
Laura Loi, fondatrice e curatrice del progetto CasaStudio
CasaStudio è una residenza privata che si trova nel cuore della vecchia Sesto San Giovanni (Milano), in uno stabile del 1930. Conosciuta dagli anni ’80 come Tappezzeria Bigatti, è diventata nel 2018 la mia casa, il mio studio fotografico/atelier e un archivio dedicato alla fotografia familiare. È un piccolo spazio versatile e accogliente: in CasaStudio non solo si vive e si lavora con la fotografia; la sua duplice natura fa sì che sia anche un luogo di incontro, racconto, ricerca, memoria.
Il Progetto
L’idea che un’abitazione possa aprire le sue porte al pubblico e farsi strumento di partecipazione condivisa è il collante di tutto il progetto, che vuole sempre e comunque riallacciarsi e rimanere saldamente legato alla dimensione familiare e dunque alla casa per antonomasia. Casa è indissolubilmente famiglia. Casa è anche un luogo di lavoro silenzioso, intimo. Casa è quello spazio dove i muri perimetrali ne abbattono degli altri; è uno spazio di ritrovo, accoglienza, ascolto e confronto. CasaStudio nasce, dunque, col desiderio di creare – attraverso la fotografia e lo studio dell’archivio d’immagini – incontri informali, racconti ed esperienze; una rete non solo di rapporti ma anche e soprattutto di testimonianze. Una memoria partecipata da tenere viva e tutelare. La più ampia forma di cultura: lo scambio reciproco. CasaStudio raccoglie e accoglie storie, di ciascuno e di tutti, come una casa accoglie e raccoglie le storie del singolo, della famiglia che la vive e delle persone che la frequentano. E le conserva. Conserva immagini, parole, suoni. Perché anche ogni immagine, parola o suono è una piccola, grande storia da ascoltare, curare e conservare. E tra chi ascolta e racconta, tra chi mostra e chi osserva si crea, così, inevitabilmente, un legame: s’innesca quell’ingranaggio di ricerca e scoperta (o riscoperta) di un’identità, individuale prima, collettiva poi, che trova nella fotografia la sua massima espressione.
Cosa si fa in CasaStudio
Fotografia / Ricerca
In CasaStudio si svolge il mio lavoro di fotografa al quale coniugo la specializzazione in Archivistica Fotografica. È un luogo fisico nel quale nascono e si svolgono collaborazioni e committenze che spaziano dalla ritrattistica (carattere fondamentale della mia fotografia) alla documentazione e ricerca. Come archivista mi occupo principalmente della conservazionee della valorizzazione di archivi privati attraverso il recupero e il riordino (scansione e/o riproduzione, restauro digitale – se necessario) di stampe, negativi, diapositive appartenenti ad un fondo o a parte di esso, inerenti soprattutto alla fotografia familiare, per la quale nutro un particolare interesse che mi ha portato ad intraprendere, da qualche anno, un percorso di studio e approfondimento su questo genere fotografico.
L'Archivio
Conservazione / Memoria
È nato così, da una mia iniziale collezione privata, Archivio CasaStudio, un fondo che conta, al momento, oltre 50.000 fototipi tra albumine, stampe cartonate, stampe in bianco e nero e colori, polaroid e diapositive kodachrome. Sono immagini abbandonate e recuperate che ritraggono volti, raccontano eventi, scene di vita quotidiana, viaggi, vacanze e sperimentazioni amatoriali; vanno dagli ultimi anni dell’800 ai primi anni del ‘900; dagli anni ’30, agli anni 2000, fino ad arrivare ai giorni nostri. Grazie alle continue acquisizioni e alle gentili donazioni, l’Archivio è in costante crescita. Partecipa, inoltre, con le sue immagini (concesse in prestito su richiesta) a importanti mostre e pubblicazioni.
L’Archivio è visitabile e fruibile a tutti, e vuole essere non solo un prezioso strumento di testimonianza e memoria ma soprattutto un’inesauribile fonte di scoperta, sperimentazione, condivisione partecipata.
L'atelier
- All
- Gallery Item
CasaStudio è anche un piccolo atelier e uno spazio culturale in cui si svolgono iniziative sociali, artistiche e didattiche rivolte ai suoi ospiti.
Gli appuntamenti
CasaStudio Tè
Consulenze, donazioni d'archivio, consultazioni
Chiacchiere informali
Seminari e approfondimenti
La discarica delle immagini
Laboratori, workshop
Raccontami
Rassegna di mostre a tema
CasaStudio Tè è l’incontro del venerdì: la teiera è sempre pronta per questo pomeriggio dedicato alla condivisione e alle donazioni d\’archivio. CasaStudio accoglie e raccoglie vecchie foto di famiglia, quelle dimenticate in cantina e destinate all’oblio, conservandole nel suo archivio che vuole essere uno strumento vivo della memoria.
Seminari e approfondimenti sul divano di CasaStudio diventano Chiacchiere Informali. Esperienze professionali o spaccati di vita vengono condivisi insieme, comodamente seduti, faccia a faccia, coi propri interlocutori, senza formalismi appunto, semplicemente in un clima di accoglienza e familiarità. Comunicazione è soprattutto questo: azzerare le distanze.
La Discarica delle Immagini propone un ciclo continuo di laboratori ed esposizioni dedicati alle immagini di “scarto”, a tutte quelle fotografie non “uscite bene”, inusuali, apparentemente banali e senza alcun valore, destinate altrimenti alla discarica. Ma non solo, di questo “contenitore” fanno parte anche semplici fotografie di famiglia, quelle più spesso dimenticate nei cassetti, nelle scatole di cartone consumate, nelle cartelle ormai scolorite e addirittura nei vecchi hard disk. Materiale fotografico, questo, donato in prevalenza dagli ospiti di CasaStudio e che farà parte del fondo Archivio CasaStudio dedicato alla Fotografia Familiare.
Raccontami è una rassegna di mostre a tema, vuole includere storie tra le forme e contenuto più svariati: dall’inchiesta alla ricerca; di carattere documentario; intime, autoreferenziali, fantastiche. Svariata sarà anche l’autorialità che si desidera proporre, oltre a firme conosciute, anche nuove voci e talenti, non solo appartenenti all’ambito fotografico.